Il pilates, ad oggi, è una delle discipline più amate in assoluto, per lo meno per chi pratica il fitness. E’ una tipologia di ginnastica, che unisce mente e corpo. E che ha tanti seguaci, anche tra le persone famose. La tecnica, poi è migliorata, anche grazie all’uso di macchinari specializzati.
Respirazione
La prima cosa che insegna il pilates è la respirazione. E’ una disciplina che coinvolge i polmoni, diaframma e anche gabbia toracica. E porta, allo sviluppo di tutta la gabbia toracica. E quindi, anche ad un maggiore lavoro dei muscoli, che si formano nel modo giusto. E con la giusta espansione.
Una buona tecnica per potere respirare nel modo corretto, è la postura. Grazie ad essa, si crea lo spazio, per potere permettere a diaframma e polmoni di muoversi liberamente, e nel modo corretto. Il diaframma, non si muove da solo, ma lavora con altri muscoli respiratori. Tra cui, quelli intercostali, e quelli addominali.
Nel pilates, la respirazione principale, è quella laterale. L’obiettivo, di questa respirazione, è quella di tenere l’addome stabile al centro, e anche forte. Cosi, da potere permettere al respiro di espandere i polmoni, e al tempo stesso la gabbia toracica. E ridurre al minimo, quella che è la tensione muscolare e del corpo.
Concentrazione
La concentrazione è importante, non solo fa fare le cose per bene, ma permette anche di eseguire tutti gli esercizi che sono richiesti. Ogni parte del corpo, ha la sua importanza, e come tale deve sempre essere trattata. Nulla deve essere lasciato al caso, o trascurato o ignorato. Ne va della salute.
Facendo pilates, si uniscono sforzo fisico e anche mentale. La concentrazione, deriva proprio da questa perfetta unione. Se non ci si concentra nel modo giusto, allora non si potrà raggiungere nessun risultato. Nessun muscolo funziona, se corpo e mente sono distaccati, o per lo meno non funziona nel modo corretto.
Stesso discorso, vale per la risposta al dolore. In ogni cosa, per potere diminuire il dolore, è necessario, concentrarsi, e focalizzare. E poi, rilassare la mente. In alcuni casi, il pilates può essere visto anche come una forma di rilassamento e di meditazione. Utile, anche per potere calmare la mente, tramite gli esercizi.
Controllo
Il pilates, richiede un controllo della propria mente e del proprio corpo. Se ci si concentra, si può arrivare a questo risultato. Niente è casuale. Per cui, non solo si deve tenere sotto controllo il fisico, ma anche la testa e il collo. Unire tutto: arti superiori, spalle, schiena e poi: bacino e arti inferiori.
Se ci si muove senza controllo, allora si possono rischiare degli infortuni. Il pilates aiuta ad avere una tecnica. La stessa, che poi porta ad un controllo completo del nostro corpo. E non solo per gli esercizi che si devono fare, ma per tutta la giornata, e anche per i semplici gesti.
Insomma, attraverso la concentrazione, si deve arrivare ad avere un totale controllo, di ogni movimento. E’ questo, quello che dicono gli esperti del settore, e in particolare, chi studia e applica questa disciplina da sempre. ed è quello che chi approccia, a questo settore, deve sapere, fin dal primo momento. E poi, applicarlo.
Precisione
Anche nel pilates la precisione è importante. Si devono fare i movimenti corretti, e usare i muscoli nel modo giusto. Tutto il corpo è connesso, e ogni movimento, è il risultato di messaggi, che partono dal cervello, passano attraverso i nervi, e poi comunicano con i muscoli. E rendono tutto una perfetta unione.
La precisione deriva dal controllo. La mancanza del controllo quando si fa un esercizio, porta ad una scorretta interpretazione, e quindi anche a degli errori nel momento della esecuzione. Non si deve solo, trovare l’impegno nel fare un giusto esercizio. Ma anche cercare, di raggiungere la perfezione, per quanto possibile.
Nel pilates, quello che conta è la qualità del movimento, e non la quantità. E poi, la precisione, migliore anche quelli che sono i benefici, e i risultati. E questo vale, per le cose semplici, ma anche per quelle che sono più impegnative. Si devono usare, sempre le stesse tecniche, e si andrà bene.
