Il segreto giapponese per asciugare i vestiti nelle giornate di pioggia senza usare l’asciugatrice: ecco qual è

Sta piovendo da qualche giorno e non sai proprio come fare ad asciugare il tuo bucato? L’asciugatrice non ti è di aiuto perché è rotta da tempo o non hai tempo di recarti in una lavanderia self service? Allora questo articolo potrebbe fare al caso tuo! Scopri il metodo giapponese che permette, in una giornata piovosa, di asciugare i tuoi indumenti senza l’uso dell’asciugatrice.

Viene dal Giappone il segreto per asciugare il tuo bucato!

E’ nota il tutto il mondo la capacità organizzativa, la precisione e la dedizione con cui i giapponesi conducono le varie attività quotidiane, inclusa l’asciugatura del proprio bucato. Viene dal Giappone, infatti, il segreto che consente di asciugare gli indumenti appena lavati, in un giorno di pioggia, senza utilizzare l’asciugatrice.

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E questa provenienza non è un caso! Il clima giapponese è formato da due principali stagioni: la stagione secca e la stagione delle piogge. Durante quest’ultima si possono susseguire giornate e giornate di pioggia incessante e forte che può rendere ardua l’impresa di asciugare in maniera efficiente il proprio bucato.

Proprio per risolvere la situazione, soprattutto in passato, quando l’asciugatrice non era ancora entrata nelle case delle persone, i giapponesi hanno studiato e affinato un metodo creativo per asciugare il proprio bucato in caso, al riparo dalle gocce di pioggia, senza l’uso di elettrodomestici come l’asciugatrice o affini.

Le parole chiave per un’asciugatura casalinga perfetta

Per poter raggiungere in maniera efficace l’obiettivo di veder asciugare gli indumenti appena lavati in casa e senza il bisogno di ricorrere all’asciugatrice, sarebbe tre le parole chiave da considerare: aria, deumidificazione e disposizione. Cosa stanno ad indicare? Lo scoprirai subito, proseguendo con la lettura dei paragrafi che seguono.

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Il termine “aria” sta ad indicare la necessità che l’aria circoli e non ristagni nell’ambiente in cui si trova il bucato umido. La parola “deumidificazione” parla da sola: il ricircolo dell’aria porta all’impossibilità che si creino condizioni di umidità stagnante. Infine, “disposizione” è un sostantivo che sta ad indicare come disporre il bucato.

Insomma, quando si decide di seguire il metodo giapponese di asciugatura, occorre un ambiente per areato, in cui l’umidità possa essere spazzata via dalle correnti d’aria, e una disposizione intelligente e studiata dei vari capi d’abbigliamento e di biancheria appena lavati. Andiamo ancora più in profondità, scoprendo gli step principali di questa metodologia orientale.

Il ricircolo dell’aria: come crearlo?

Come accennato in precedenza, il ristagno dell’aria, a cui si affianca anche il ristagno dell’umidità, in un ambiente chiuso, seppur caldo, non permette un’asciugatura efficace di panni umidi, appena lavati. Con questo obiettivo, potrebbe essere utile porre i panni da asciugare in una stanza in cui ci sia la possibilità di poter aprire una finestra per creare una corrente d’aria sufficiente.

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Nei casi in cui non sia possibile, non disperare! Puoi creare un ambiente ventilato in maniera artificiale, accendendo un phon in modalità fredda, un ventilatore o un condizionatore. La presenza, poi, di un deumidificatore, anche portatile, potrebbe rappresentare la “salvezza”! Permettere il ricircolo dell’aria e, al tempo stesso, togliere l’umidità in eccesso è fondamentale per asciugare il bucato in casa.

Se nella stanza è presente il condizionatore, questo può essere impostato direttamente sulla modalità deumidificatore, normalmente presente. Se l’ambiente in cui il bucato si trova, invece, è un bagno cieco, puoi accendere la ventola di aspirazione dell’aria e appendere il bucato nel box doccia. Insomma, le possibilità sono molte e adatte per le varie esigenze.

La disposizione del bucato: come fare?

Creare le condizioni ambientali ottimali per favorire l’asciugatura è un aspetto importante ma non sufficiente per ottenere un risultato ottimale. Non dobbiamo dimenticare, infatti, l’essenzialità della diposizione dei vari capi d’abbigliamento e di biancheria che devono essere sottoposti al processo di asciugatura. Di seguito troverai il metodo giapponese specifico.

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I capi più lunghi o più spessi dovrebbero essere appesi ai lati del filo o, in alternativa, dello stendino. E’ il caso di pantaloni, lenzuola, capi in lana e così via. I capi più leggeri o più piccoli, al contrario, dovrebbero essere posti nella parte centrale del filo che li sostiene.

Alcuni esempi comuni? Intimo, magliette, canottiere e così via. Ma non è finita qui! La distanza tra ogni indumento appeso dovrebbe essere almeno di 5 cm in maniera tale da permettere all’umidità di passare tra un capo e l’altro e, quindi, di non ristagnare tra le fibre di tessuto.

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