Come togliere il calcare dal ferro da stiro naturalmente

Il calcare nel ferro da stiro non è solo una scocciatura: a lungo andare può danneggiare l’apparecchio e compromettere la stiratura. La piastra non scivola più come dovrebbe, il vapore esce a intermittenza, e talvolta lascia anche residui bianchi sui vestiti. Inutile dire quanto sia fastidioso dover ripassare tutto da capo. Serve una pulizia regolare, ma senza per forza usare prodotti industriali.

Alcuni rimedi casalinghi per il ferro da stiro

Esistono metodi piuttosto semplici e naturali per eliminare il calcare. Non servono pozioni magiche, bastano cose che si trovano facilmente in casa. Aceto bianco, bicarbonato di sodio e acido citrico: questi tre ingredienti funzionano bene, se usati con un po’ di attenzione. Nessun bisogno di strumenti particolari o lunghe procedure. Serve solo un po’ di pazienza e l’abitudine a intervenire prima che il problema peggiori.

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Uno dei metodi più diretti è usare l’aceto bianco. Non profuma, questo no, ma è efficace. Basta riempire il serbatoio con acqua e aceto in parti uguali, accendere il ferro e lasciar andare in vapore per qualche minuto. Dopo, si svuota tutto e si sciacqua con acqua distillata. Non è un’operazione da fare ogni settimana, ma ogni tanto conviene ripeterla.

Il bicarbonato è un’altra opzione. Qui il procedimento è leggermente diverso. Si mette acqua calda nel serbatoio e si aggiunge un cucchiaino di bicarbonato. Si accende il ferro, si fa uscire il vapore per 5-10 minuti, poi si svuota e si sciacqua per bene. Attenzione a non esagerare con le dosi, perché è troppo bicarbonato può lasciare residui.

Altri trucchi più delicati da utilizzare

L’acido citrico, invece, richiede un po’ più di tempo. Si sciolgono un paio di cucchiai in acqua tiepida e si versa nel serbatoio. Ideale sarebbe lasciarlo agire tutta la notte. Al mattino si svuota, si sciacqua con cura e si fa andare un po’ di vapore per eliminare i residui in. È un rimedio più delicato dell’aceto, ma altrettanto utile.

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Oltre al serbatoio, c’è anche la piastra da tenere d’occhio. A volte si forma una patina opaca, altre volte si vedono proprio i segni del calcare. In quel caso si può preparare una pasta densa con bicarbonato e acqua, e passarla con delicatezza sulla piastra fredda. Si lascia agire qualche minuto, poi si rimuove con un panno umido. Occhio a non usare spugne abrasive.

Un’alternativa alla pasta e un panno imbevuto di aceto bianco caldo. Si strofina la piastra fino a rimuovere i residui. Anche qui serve delicatezza, non serve premere forte. Dopo la pulizia, meglio passare un panno pulito e asciutto, così da togliere ogni traccia. Se rimane odore di aceto, basta qualche getto di vapore per eliminarlo.

L’uso dell’acqua distillata

Buona abitudine è usare sempre acqua distillata specialmente se quella del rubinetto ha molto calcare. Questo è un accorgimento che allunga la vita al ferro e riduce il numero di pulizie necessario. L’acqua distillata evita che i minerali si depositino all’interno, in più non lascia aloni sui vestiti. Non costa molto e si trova ovunque.

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Un altro accorgimento utile: svuotare il serbatoio dopo ogni utilizzo. Anche se sembra una sciocchezza, l’acqua stagnante favorisce la formazione del calcare. Basta rovesciare l’acqua avanzata nel lavandino e lasciare il coperchio aperto per fare evaporare l’umidità. Non richiede sforzi, è una di quelle piccole cose che fanno la differenza.

Chi ha un ferro con funzione anticalcare, dovrebbe ricordarsi di usarla regolarmente. Ogni modello è diverso, ma in genere c’è un pulsante o una levetta da azionare. Alcuni hanno cartucce sostituibili, altri un sistema interno da attivare ogni totusi.net automatico: va fatto a mano. E se non si fa, il meccanismo non serve a nulla.

Prevenzione e conservazione del ferro da stiro

Col tempo, anche con tutte le precauzioni del caso, un po’ di calcare si forma comunque. Ma se si agisce in modo costante, sia evitano accumuli importanti. Il trucco e non aspettare che il ferro di assegni evidenti di malfunzionamento. Meglio intervenire prima, con una pulizia ogni mese o ogni due, a seconda di quanto lo si usa.

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Vale la pena anche dare un’occhiata al libretto di istruzioni. Spesso viene ignorato, ma contiene informazioni utili sulla manutenzione del proprio modello. Non tutti i ferri sono uguali, e usare metodi troppo aggressivi può danneggiare alcuni componenti. Se c’è scritto di non usare aceto, meglio evitarlo e optare per l’acido citrico.

Infine, attenzione a come si conserva il ferro. Non andrebbe mai lasciato pieno d’acqua, le riposto ancora caldo. Va lasciato raffreddare bene, poi pulito se necessario, e riposto in posizione verticale. In questo modo si evitano gocciolamenti e ossidazioni. Anche il cavo va avvolto con cura, senza forzare gli attacchi o piegare troppo i connettori.

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