
Bonus Casa 2025. Ecco l’argomento che tratteremo nel dettaglio oggi. Di cosa si tratta? Come funziona? Quali sono i requisiti per accedervi? Queste sono solo alcune delle principali domande a cui cercheremo di dare risposta nei prossimi paragrafi. Se sei curioso di sapere se puoi usufruire di questa agevolazione, non ti resta che proseguire con la lettura.
Bonus casa: di cosa si tratta?
Nell’ambito della Legge di Bilancio per l’anno 2025, i Bonus Casa rappresentano uno alcuni degli aspetti che sono stati inclusi negli aggiornamenti e nelle novità previste per l’anno in corso. Si tratta di particolari agevolazioni fiscali che mirano a favorire ed incentivare alcune operazioni di ristrutturazione degli edifici.

Tra gli interventi oggetto del Bonus in oggetto troviamo non solo i lavori di manutenzione ordinaria e di restauro conservativo ma anche le operazioni di miglioramento dell’efficienza energetica (altresì dette di riqualificazione energetica) e di pratiche di adeguamento anti sismico degli edifici in genere. In altre parole, il Bonus Casa include vari ambiti di azione.
Esso, infatti, non si limita a favorire una ristrutturazione e un rinnovamento degli edifici ma punta a migliorarne le caratteristiche di sicurezza e di impatto ambientale, facendone, al contempo, aumentare il valore di mercato. Si tratta, quindi, di un sussidio economico per le famiglie, da un lato, e un modo per valorizzare il patrimonio immobiliare italiano, dall’altro.
Scopri come funziona il Bonus Casa!
Come si è potuto notare da ciò che è stato introdotto nei paragrafi precedenti, il Bonus Casa è suddivisi in più parti, ognuna di specifica competenza: l’Ecobonus si occupa degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, il Sisma Bonus ha come protagonisti tutti quei lavori in grado di migliorare le caratteristiche anti sismiche degli edifici.

E ancora, il Bonus Ristrutturazione prevede agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione ordinaria e restaurativa delle abitazioni. In questo caso le detrazioni previste sembrerebbero essere pari al 36% delle spese totali, per un massimo di 48.000 € per ogni unità immobiliare, fino al 50% per le abitazioni principali. Mica male, vero?
Percentuali del 65%, invece, sembrerebbero essere previste per il miglioramento dell’efficienza degli edifici. Alcuni interventi tra i più comuni riguarderebbero l’isolamento di pareti, tetti e pavimenti, la sostituzione degli infissi, installazione di pannelli solari e così via. Infine, il Sisma Bonus prevedrebbe detrazioni fino al 75% su spese di massimo 50.000 €.
Chi può accedere alle agevolazioni del Bonus Casa?
Per poter accedere alle agevolazioni previste dal Bonus Casa è necessario il rispetto di alcuni requisiti, riportati di seguito nel dettaglio. Colui, colei o coloro che effettuano la richiesta dovrebbero essere o i proprietari o i nudi proprietari dell’immobile. Anche chi ha diritto di usufrutto dell’abitazione in questione può ottenere le agevolazioni.

Non solo! Nel caso tu sia un locatario o un comodatario potresti far apposita richiesta. Nel caso in cui, invece, sia un familiare convivente del proprietario dell’immobile a sostenere le spese di ristrutturazione, allora anche lui (o lei) può richiedere di accedere al Bonus Casa. Lo stesso vale in caso di coniuge separato ma assegnatario dell’abitazione.
Nel caso tu faccia parte di una cooperativa edilizia o tu sia un imprenditore individuale, potrebbe esserci anche per te la possibilità di accedere al Bonus Casa. In caso di qualsiasi dubbio, comunque, potrebbe essere utile contattare un geometra di fiducia per avere ulteriori informazioni riguardo alla propria, specifica situazione.
Scopri come richiedere le agevolazioni!
Per poter usufruire delle agevolazioni previste dal Bonus Casa è necessario metter in atto degli accorgimenti e presentare alcune documentazioni. Prima di effettuare i lavori di ristrutturazione, per evitare spiacevoli sorprese successive, risulta molto importante informarsi in maniera accurata e farsi seguire da un professionista del settore, in grado di togliere eventuali dubbi.

In particolare, l’effettuazione dei pagamenti mediante mezzi tracciabili come il bonifico bancario, sembrerebbe essere necessario per poter ottenere, in tempi successivi, il rimborso di una certa percentuale della spesa (le percentuali sono state riportate più nel dettaglio nei paragrafi precedenti). Il bonifico dovrebbe essere completo di importo, causale, codice fiscale del beneficiario e del destinatario del pagamento, se non di partita IVA di quest’ultimo.
Inoltre, è consigliabile conservare tutta la documentazione relativa agli interventi effettuati e ai relativi pagamenti. In fase di dichiarazione dei redditi, infine, sarebbe necessario indicare la totalità delle spese sostenute. Un ulteriore passaggio sarebbe richiesto per Ecobonus e Sisma Bonus: la trasmissione all’ENEA della descrizione e delle informazioni riguardanti gli interventi effettuati.