Come isolare termicamente la casa: ecco i metodi migliori per risparmiare

Negli ultimi anni, si discute sempre più di coibentazione termica dell’abitazione. Se, fino a qualche tempo fa, si trattava di una scelta facoltativa, dal 2024 lo scenario è mutato profondamente in seguito all’approvazione, dopo un iter complesso, della cosiddetta Direttiva Europea sulle Case Green.

A decorrere dal 1° gennaio 2030, non sarà più consentito locare e/o vendere immobili con classi energetiche non conformi alle disposizioni previste dalla suddetta direttiva. Si tratta di una svolta di notevole importanza se si considera che, specialmente in un Paese come l’Italia, gli investimenti immobiliari sono considerati un sicuro bene rifugio.

La coibentazione termica può essere molto utile proprio al fine dell’incremento della classe energetica della tua abitazione. Se stai leggendo queste righe, significa che ti interessa scoprire quali sono le metodologie migliori. Per scoprirne alcune, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questa breve guida che abbiamo preparato per te.

Qual è il materiale ideale per coibentare la casa dal freddo?

Quando si parla di materiali per coibentare la casa dal freddo, si apre un vero e proprio universo che è bene conoscere anche per le opportunità che si presentano in termini di risparmio in bolletta. I materiali sono numerosi, motivo per cui è stata introdotta una vera e propria classificazione. Si parla di preciso di isolanti sintetici, naturali e minerali.

Sotto il primo gruppo, è possibile includere tutti quei materiali che derivano dalla lavorazione del petrolio. Tra i più noti spicca indubbiamente il poliestere, per non parlare del polistirene espanso che, a sua volta, può essere sinterizzato o estruso. Nel novero dei materiali isolanti sintetici figura pure il poliuretano espanso. In generale, la categoria è apprezzata per il costo competitivo e per i valori di conducibilità termica ridotti.

Nell’elenco degli isolanti naturali troviamo invece soluzioni come la fibra di legno, la cellulosa, la fibra di canapa. Il costo rispetto agli isolanti sintetici è maggiore, ma si ha il vantaggio di uno sfasamento termico decisamente migliore. La classe degli isolanti minerali, invece, comprende alternative come la lana di roccia e quella di vetro. Lato prestazioni, superano leggermente gli isolanti sintetici.

Qual è il miglior isolante termico per l’abitazione?

Nel novero dei materiali ad alta performance per coibentare termicamente l’abitazione, un accenno va dedicato all’aerogel. Composto da aria e silicio, si distingue sul mercato per i suoi valori molto interessanti relativi alla conducibilità termica. In media, si parla di 0,014 W/mK. Disponibile in commercio sotto forma di materassini, ciascuno dei quali, pur essendo flessibile, ha una struttura fibrosa.

Ciò permette di adattarne l’utilizzo a diversi contesti. In alcuni casi, li si può trovare associati a materiali di supporti, anch’essi isolanti, come la lana di roccia. Tra le sue caratteristiche principali troviamo la conducibilità termica affine a quella di altri materiali, il tutto a fronte di uno spazio in cm occupato decisamente inferiore. Si tratta di un vantaggio non da poco nel momento in cui, dovendo effettuare il cappotto interno per ragioni di costi o perché non si riesce a trovare un accordo in condominio, si ragiona, per forza di cose, sullo spazio rimanente dopo i lavori.

Proseguendo con gli aspetti positivi che lo contraddistinguono, ricordiamo il suo essere altamente traspirante, il che riduce al minimo il rischio di insorgenza di muffe. Utilizzabile sia per il cappotto interno, sia per il cappotto esterno, sia per l’isolamento di ponti termici, l’aerogel deve essere applicato da professionisti che sanno il fatto loro. Essenziale, per esempio, è che l’applicazione avvenga su un supporto pulito, asciutto e sufficientemente planare.

Quali sono le alternative al cappotto termico per coibentare una casa?

Come già accennato, il cappotto non è sempre un’alternativa percorribile quando si tratta di coibentare termicamente una casa. Esistono, però, diverse altre alternativa che vale la pena prendere in considerazione. Tra queste spicca, per esempio, l’insufflaggio di materiali isolanti nelle intercapedine. Questo approccio ha il grande vantaggio dei tempi ridotti: per procedere all’insufflaggio, infatti, basta effettuare dei piccoli fori nelle pareti.

Percorribile è altresì la strada dei pannelli a basso spessore – uno dei materiali possibili è protagonista del paragrafo precedente – disponibili con caratteristiche e materiali tali anche da poter gestire superfici non complanari. Da non dimenticare, inoltre, sono le soluzioni specifiche per chi vuole fare particolare attenzione a non intaccare le volumetrie.

Un’altra alternativa al cappotto è il ricorso ai mattoni termoisolanti. Tra i materiali da chiamare in causa è possibile citare il laterizio, utilizzato per realizzare mattoni che, caratterizzati dalla presenza di specifici alveoli nei quali è possibile inserire ulteriore materiale isolante. Il risultato? Un contrasto eccellente alla dispersione termica, con tutti gli aspetti positivi su attrattiva dell’immobile e risparmio in bolletta.

Coibentazione termica prezzi

A questo punto, è naturale chiedersi quali siano i prezzi della coibentazione termica. Domanda più che mai importante in questo periodo che sta vedendo, di fatto, lo smantellamento di agevolazioni come il Superbonus. Tenendo conto delle differenze tra i vari materiali si può parlare, per 100 metri quadri di facciata, di un costo attorno ai 10.000 euro.

Nel caso della coibentazione interna, si può avere a che fare con diverse alternative. Un esempio? I pannelli a basso spessore. In questo caso, la spesa può essere collocata in un range compreso fra i 40 e i 70 euro al metro quadro. In caso di intelaiatura a lastre, si può arrivare anche a 90. Il consiglio finale? Evitare sempre di fermarsi al primo preventivo, ma chiederne almeno due o tre.

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